Lunghezza

Lunghezza è il nome della decima zona del comune di Roma nell’Agro Romano, indicata con Z.X.

Il toponimo indica anche la zona urbanistica 8e del VIII Municipio.

Si trova nell’area est del comune, esternamente al Grande Raccordo Anulare.

La località di Lunghezza

La località conta circa 4000 abitanti e la si può raggiungere percorrendo la via Collatina o, dalla via Tiburtina, percorrendo via della Tenuta del Cavaliere, che terminano nella piazza di Lunghezza. L’uscita autostradale della A24 Lunghezza/barriera Roma est è a2,6 km dalla piazza di Lunghezza. All’interno del quartiere si trova la stazione ferroviaria FS che collega Lunghezza alla stazione di Roma Tiburtina con la linea FR2.
Tra i monumenti, il più importante è il castello di Lunghezza, mentre nella piazza centrale del quartiere si trova un monumento in ricordo dei caduti della seconda guerra mondiale.

È presente una scuola elementare (F.Martelli) costruita negli anni trenta.

Il Castello di Lunghezza è un castello medievale che dà il nome alla località di Lunghezza, nel comune di Roma. Il castello è classificato “monumento nazionale”.

Storia del Castello

Le fondamenta del Castello di Lunghezza si perdono nella notte dei tempi. I primi insediamenti umani nella zona ove ora sorge il castello risalgono all’età Paleolitica e a quella del Bronzo. Successivamente questa rupe di Tufo divenne sito di una gloriosa cittadella detta Collazia antica città di remote origine etrusche già scomparsa ai tempi della Roma imperiale, è individuata a Lunghezza da studiosi come l’Ashby e Tommasetti.

Nel sottosuolo del castello vi sono ancora, parzialmente visibili, resti dei luoghi in cui si svolsero avvenimenti che determinarono la cacciata di Tarquinio il Superbo da Roma da parte di Bruto Collatino, signore della cittadella e marito della dolce Lucrezia che si uccise dopo essere stata oltraggiata dal vile Sextius, figlio o nipote del superbo. Nacque allora la Repubblica Romana.

Le notizie più antiche del maniero risalgono al 752 d.c.quando Tedone, monaco di San Salvatore in Sabina, vendette alla Badia di Farfa, per venti libbre d’argento il ” Casalem qui dicitur Longitia “. Lentamente la Badia si trasformò in monastero fortificato e abitato da monaci Benedettini che lavoravano la terra (circa 28.000 ettari) per conto dell’Abbazia di S.Paolo.

Questo feudo fu protetto dal 1242 dalla potente famiglia Conti di Poli alleati con la chiesa. Questa alleanza però terminò traumaticamente nel 1297 quando i Conti, alleatisi con i Colonna, decisero di appropriarsi di tutta la terra. Nella disputa si inserì Papa Bonifacio VIII° con il suo alleato Raimondo Orsini. Tutto terminò ad Anagni nel 1303 quando Sciarra Colonna offese il Papa con il famoso schiaffo. La guerra si accese e gli Orsini, insieme al Papa scacciarono i Conti da Lunghezza. Il feudo rimase di loro proprietà fino a quando non fu dato in dote ad Alfonsina Orsini sposa di Piero de’Medici. Nel XVI° secolo il feudo fece parte della dote di Clarice Medici, zia di Caterina, futura regina di Francia, e protettrice del grande Michelangelo Buonarroti, che sposò Filippo Strozzi. La fortezza subì grandi trasformazioni affinché diventasse una lussuosa dimora nobiliare nel cuore della campagna romana. Gli Strozzi ne conservarono la proprietà fino al XIX secolo e a quest’epoca il vecchio maniero era praticamente abbandonato

Nel 1881 si inserì nella storia il giovane medico e scrittore svedese Axel Munthe, il quale, con la sorella dell’ultimo erede del castello Piero Strozzi, trasformò l’ala più medievale del castello in una clinica di convalescenza. In seguito Munthe sposò una nobile scozzese di nome Hilda Pennington Mellor, che dal padre ebbe in dono il castello di Lunghezza. Poco prima della seconda guerra mondiale Hilda dovette abbandonare il castello che divenne Comando Generale dell’esercito tedesco. Dopo la
liberazione fu occupato per dieci anni da 400 sfollati italiani. Dopo questo lungo periodo di tempo Hilda, riavuta la proprietà, iniziò a sue spese il restauro del Castello, e una volta finito ( ci vollero circa vent’anni ), rimise in loco tutti i mobili d’epoca oggi visibili ai visitatori.

Il governo italiano ha dichiarato il castello ” Monumento Storico “.  Sede dellaFondazione Hilda Munthe è lasciato in eredità ai giovani europei a cui sono offerte gratuitamente visite guidate da esperti di storia dell’arte.

Il resto è storia recente; triste pensando al lento, costante degrado della struttura; curiosa ricordando episodi come la festa in onore di Carlo di Inghilterra negli anni novanta; positiva pensando che il vero, grande recupero del castello sta avvenendo grazie all’iniziativa de  IL FANTASTICO MONDO DEL FANTASTICO. . Il castello è stato finalmente riaperto al pubblico e specialmente ai bambini; è tornato a vivere, per tutti, e non per pochi; giorno dopo giorno ritrova il suo antico splendore.

 

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