Infernetto

Infernetto è il nome della zona urbanistica 13i del XIII Municipio del comune di Roma. Si estende sulla zona Z.XXX Castel Fusano, sul lato orientale di via Cristoforo Colombo, di fronte alla zona di Casal Palocco.

A Casalpalocco ed all’Axa, sorti come quartieri residenziali a seguito di appositi programmi, si è aggiunto di fatto il quartiere Infernetto, zona residenziale di recente costruzione, è tutt’ora in crescita e sviluppo urbanistico, ad oggi caratterizzata essenzialmente da singole costruzioni.

E’ tuttora in corso di sistemazione, con la qualificazione ed il potenziamento delle reti di urbanizzazione primaria e secondaria. Oggi è un’ambita zona residenziale, tutt’ora in crescita e sviluppo urbanistico, e caratterizzata essenzialmente da singole costruzioni.

Il piano di risanamento ed il relativo programma d’urbanizzazione del Comune di Roma senza dubbio armonizzeranno i tre insediamenti residenziali, Infernetto, Casal Palocco e Axa,   i cui limiti territoriali si affacciano sui due versanti della grande arteria C.Colombo, a pochi chilometri dal Lido di Ostia approntando adeguati assetti urbanistici, oltre che provvedendo all’acquisizione di moltissime strade ancora private e mal ridotte.

Storia
La spartizione del territorio secondo il catasto Alessandrino del 1660, senza la minima apparizione della denominazione “Infernetto”, divideva così la zona: Tumoletto, Quarto del Casale, Spinerba, Macchia del Guerrino, Fusano.

L’area dell’Infernetto ha una sua peculiarità per essere a ridosso della tenuta di Castel Porziano, di cui lambisce la lunga fascia di rispetto.

In passato, prima della bonifica delle paludi, esistevano in questa zona sporadici insediamenti abitativi, costituiti da gruppi di capanne di legno e frasche, utilizzate nella stagione invernale da boscaioli, cacciatori e soprattutto da carbonai. Gran parte del fabbisogno di carbone, che a quei tempi costituiva una delle maggiori fonti di energia, veniva infatti soddisfatto da un numero non trascurabile di carbonaie attivate in quell’area per la disponibilità della legna e dell’acqua necessarie. Le carbonaie, ricordiamo, venivano realizzate formando una catasta di legna di circa tre metri d’altezza, che veniva poi coperta con uno strato di terra di trenta, quaranta centimetri. La catasta terminava con un foro in cui veniva inserito un tubo che aveva la funzione di camino sfiatatoio. La combustione era rallentata da continue irrorazioni d’acqua ed il processo di produzione di carbone durava circa otto giorni. Si tramanda che il nome Infernetto sia stato dato a questa zona proprio per i fumi delle carbonaie che si potevano vedere da tutta la città.