Vitinia

Vitinia è una frazione di Roma Capitale, situata in zona Z.XXXI Mezzocammino, nel territorio del Municipio Roma XII.
Si trova nell’area sud-ovest del comune, esternamente al Grande Raccordo Anulare, fra le vie Ostiense a nord e Cristoforo Colombo a sud e ad est si affaccia sulla vallata di Malafede (il cui nome deriverebbe dalla vicina selva di Ostia, molto insicura in tempi passati).

Storia

Vitinia è uno dei più vecchi insediamenti del XII Municipio.
La sua espansione iniziò subito dopo la I Guerra Mondiale sui terreni dei latifondisti Di Marzio e Sirimaldi, in corrispondenza della allora stazione ferroviaria di Risaro, rimanendo piuttosto isolata dal resto della Circoscrizione.
Sul lato verso il mare, Vitinia affaccia sulla vallata di Malafede. Tutta la vallata è stata oggetto di grosse controversie sia per la sua tutela ambientale che per quella geologica ed archeologica, la tenuta appartenne al Duca Lante e poi al Principe Massimo.
Il deposito militare di carburanti di Mezzocammino situato a Vitinia è stato scenario di un attacco tedesco durante la seconda guerra mondiale, alle 20:30 dell’8 settembre 1943, poco dopo l’armistizio proclamato alle 19:45 da Badoglio.
Un nucleo autotrasportato di paracadutisti tedeschi della seconda divisione, la 2. Fallschirmjäger Division, lancia l’attacco di sorpresa allo sbarramento. Dopo una breve resistenza, i fanti della divisione Piacenza vengono sopraffatti insieme al Battaglione chimico a guardia del deposito di carburante di Mezzocammino. Vengono sorpresi e catturati dodici uomini, due cannoni e una macchina mitragliatrice.

Luoghi storici

Nei dintorni di Vitinia era situata la villa di Lucio Fabio Cilone, senatore, console e intimo amico dell’imperatore Settimio Severo (146-211). La presenza della villa è testimoniata dal ritrovamento di una fistola acquaria di piombo che recava la scritta LFABICILONISCV.

Nelle vicinanze c’era anche il ponte della Refolta, così detto dalla riserva d’acqua per le magre del pozzo di Malafede, che era uno dei più splendidi ponti romani antichi della campagna romana.
Sembra inoltre che sotto il terreno in cui sorge l’ex deposito militare di carburanti, oggi caserma in dismissione, esista un’area archeologica sepolcrale: il cimitero di san Ciriaco martire, vescovo di Ostia del III secolo.