Villa Doria-Pamphili

Villa Pamphili, con una superficie di184 ettarie un perimetro di circa9 Km, è la villa storica più grande di Roma e una delle “ville” meglio conservate: l’unica manomissione si deve all’apertura della via Olimpica (via Leone XIII) che ha diviso in due l’antica tenuta.

L’edificio più antico della villa sorto lungola via Aurelia Anticaè conosciuto come “Villa Vecchia” ed esisteva già nel 1630 quando il fratello del Papa Innocenzo X, Panfilio Pamphili, marito di donna Olimpia Maidalchini, acquistò una vigna di10 ettaripresso l’antica Basilica di San Pancrazio.

Tra il 1644 e il 1652, sotto il pontificato di Innocenzo X Pamphilj, venne costruito ad opera degli architetti Algardi e Grimaldi, il complesso della “Villa Nuova”.

La villa è divisa in tre parti: il palazzo e i giardini (pars urbana), la pineta (pars fructuaria), e la tenuta agricola (pars rustica).

Tra l’altro, si può ricordare come il Goethe e il D’Annunzio restarono molto colpiti dalla bellezza della villa.

Nel 1849 la villa fu teatro di una delle più cruente battaglie per la difesa della “Repubblica Romana”: le truppe francesi di Napoleone III il 2 giugno occuparono villa Corsini, allora alla periferia ovest di Roma e le truppe garibaldine tentarono invano di scacciarle.

Nel 1856 la villa fu unita alla confinante villa Corsini e tutto il complesso venne trasformato in una grande azienda agricola.

Iniziati i primi espropri da parte del Comune di Roma nel 1939, il nucleo originario della villa fu acquistato dalla Stato Italiano nel 1957.

Oltre168 ettarifurono acquisiti dalla municipalità romana; la parte occidentale nel 1965, la restante nel 1971 con apertura al pubblico nel 1972.

È, inoltre, la sede di rappresentanza del Governo italiano.

Rimane proprietà della famiglia Doria Pamphilj la cappella funeraria opera di Odoardo Collamarini.