Valle Aurelia

Valle Aurelia è il nome di un’area urbana situata nella zona nord-ovest di Roma, poco distante dal
Vaticano e adiacente a via Baldo degli Ubaldi. Si trova nel territorio di competenza del Municipio XVIII. È chiamata da sempre anche con il pittoresco nome “Valle dell’Inferno” a causa delle fornaci (ormai dismesse) che un tempo riempivano di fumo la vallata.

Storia

Le fornaci erano utilizzate per la fabbricazione di mattoni,
laterizi, embrici e campigiane. Per parecchi decenni la Fornace Veschi e le altre diciassette presenti nella zona hanno modellato milioni e milioni di mattoni sfruttando l’argilla estratta dalle cave dei Monti di Creta, in funzione fin dall’antichità. Con il passare del tempo, i prati tutt’intorno sono diventati quartieri in un’esplosione edificatoria innescata parossisticamente nell’ultimo dopoguerra. La Valle oggi ha un aspetto caratterizzato da palazzoni popolari da dodici piani che fanno ombra ai resti industriali. Attualmente sono rimaste in piedi solamente due fornaci, sepolte dalle erbacce; in particolare
il comignolo della Fornace Veschi svetta nei pressi della vicina stazione metropolitana. La via principale del quartiere è via di Valle Aurelia, che si inoltra all’interno della vallata
all’ombra di Monte Ciocci, spingendosi vicino ai confini con il quartiere Balduina e il Parco del Pineto. Nel quartiere è
ancora presente il borgo costituito dalle antiche case a due piani (per lo più ormai diroccate) appartenute ai “fornaciari” (ossia a coloro che lavoravano presso le fornaci) dislocate tra strade con nomi caratteristici riecheggianti le attività di un tempo. In questo borghetto venne costruita nel 1917 la chiesa di Santa Maria della Provvidenza, ma già dal 1905 Don Luigi Guanella portò il suo apostolato tra i fornaciari.

Negli anni venti del secolo scorso si trovavano nella Valle circa un centinaio di famiglie. In pochi anni la popolazione si incrementò: negli anni cinquanta, alla chiusura delle fornaci
(l’ultima nel 1960), risiedevano nella zona oltre duemila persone, poi ridottesi a meno di mille negli anni settanta fino alla storica estate del 1981, quando la ruspa comunale rase al suolo la gran parte del tessuto abitativo della parte più antica del quartiere, fatta eccezione per la vecchia chiesetta di Santa Maria della Provvidenza e una parte del sopracitato borghetto ad essa adiacente.

Il 10 dicembre 1962 venne istituita la parrocchia di San Giuseppe Cottolengo. A Valle Aurelia è presente una biblioteca comunale.

Attualmente è previsto un piano di riqualificazione del quartiere che prevede il recupero della Fornace Veschi e la costruzione di un centro commerciale.