Torre Angela

Torre Angela è il nome della tredicesima zona del comune di Roma nell’Agro Romano, indicata con Z.XIII. Il toponimo indica anche la zona urbanistica 8f dell’VIII Municipio.

Confini

Si trova nell’area est del comune, a ridosso ed esternamente al Grande Raccordo Anulare.

Storia

Torre Angela è situata tra le vie consolari, Prenestina a nord e Labicana a sud (attuale Casilina). La zona era collegata a queste consolari già nel periodo tra le prime relazioni tra la giovane Roma e le città latine sue vicine.

Nei primi secoli dopo Cristo essa era attraversata da una via secondaria e ciò spiega l’abbondanza di antiche ville e tombe di cui si trovava traccia su quasi tutte le sue alture.

Nell’anno 226  fu costruito il grande acquedotto alessandrino più volte rovinato e restaurato  i cui “arcacci” costituiscono i resti storici più visibili della zona. Alla fine dell’impero romano il patrimonio labicano, nel quale era situata la zona, passa alla Chiesa romana.

Nel secolo VIII Papa Gregorio II affitta la zona  alla diaconia di S. Eustachio. Altre chiese e monasteri subentrano nei secoli successivi, ma presto il possesso effettivo della terra passa nelle mani di grandi famiglie baronali. Negli ultimi secoli del medioevo appaiono le tenute che sussisteranno fino alla prima guerra mondiale.

La Tenuta di Tor Angela, la Tenuta di Casetta Mistici, la Tenuta di Torrenova e la Tenuta di Salone  interessano il territorio della Borgata.

La Tenuta di Tor Angela

Trae probabilmente  il suo nome  da un Angelo del Bufalo che potrebbe essere stato proprietario  della torre nel secolo XIV.

Dai del Bufalo la tenuta passa in seguito agli Albertoni, ai Lante, ai Ruspoli, (che  fanno costruire l’attuale casale di Tor Angela vecchia), ai Cesi, ai Sala, al collegio romano dei padri Gesuiti, a Angelo Franceschetti, ai Ludovisi-Boncompagni e finalmente ai Lanza.

Questi vendettero nel 1923 a Davide Brunetti 28 ettari, ad ovest della strada di Torrenova, e la rimanente parte fu acquistata nel 1935 da Romolo Vaselli  che l’ha conservata immune da lottizzazione fino al 1954.

Tenuta di Casetta Mistici

Dopo essere appartenuta al monastero di S. Sebastiano questa tenuta è passata nel XVI secolo ai Borghese e da loro al Capitolo di S. Giovanni in Laterano che l’ha conservata fino alle leggi del 1873.

La tenuta fu comprata dal principe Giovanni Andrea Colonna il cui figlio Fabrizio la vendette nel 1906 a Carlo Gionini. Dopo la  prima guerra essa fu acquistata da una Società di bonifica.

Da essa comprarono nel 1926 i fratelli Sbardella e nel 1935 Federici Elia.

Quest’ultimo non ha proceduto a lottizzazioni mentre i fratelli Sbardella hanno provveduto successivamente: nel 1942 la parte ad est della via di Torrenova ai Rodighiero dai quali provengono i lotti delle attuali vie Arianna, Icaro, Dedalo, Centauri, Crono, Briareo, Iperione, Teseo, Atteone; nel 1961 la parte ovest corrispondente alle vie Sterope, Coribanti, Atlante, Prometeo, Euridice, Casetta Mistici, Tifeo, Artemide, Proserpina, Naiadi, Amadriadi, Driadi.