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Malafede

Malafede è il nome della zona del XIII Municipio del comune di Roma che si estende tra via Cristoforo Colombo e via Ostiense, sulla zona Acilia Sud.

Con il nome di “Malafede” veniva indicato fino al 1600 un edificio addossato ad una torre, tra il Tevere e la via Ostiense, di cui adesso non vi è più traccia. Dagli inizi del 1800 il nome venne trasferito ad un casale poco distante, tutt’ora presente, chiamato “Osteria di Malafede”, luogo di ritrovo e di ristoro dei cacciatori del tempo, oggi sede di un ristorante e di un’ esposizione di mobili. Il proprietario tentò invano di rinominare il casale in “Osteria di Buonafede” ma dovette rinunciare a causa delle proteste dei cacciatori.

La zona, densamente popolata durante l’Impero Romano perché a metà strada tra Roma ed Ostia Antica, divenne totalmente disabitata durante lo Stato Pontificio.

Oggi nella zona di Malafede sorge il comprensorio Giardino di Roma.

Villa di Fralana
Nel bel mezzo del quartiere Malafede si possono ammirare i resti di una villa romana la cui datazione è collocabile tra la fine dell’età repubblicana e la piena età imperiale. In quel periodo nella nostra zona erano sorte numerose villae rustiche, residenze di campagna appartenenti a ricchi membri dell’aristocrazia romana, che non disdegnavano di incrementare il loro patrimonio dedicandosi allo sfruttamento agricolo dei terreni circostanti. Negli edifici, dall’ampia estensione e ricchi di elementi decorativi, viveva ed operava una folta schiera di schiavi e lavoranti, che garantivano l’efficienza degli insediamenti anche in assenza dei padroni. Tra i ruderi della villa in questione, denominata di Fralana dall’antico nome della località, è ben visibile una struttura circolare che gli archeologi hanno senza alcun dubbio identificato come base per l’alloggiamento di un torchio. Vi è poi un complesso di vasche e cisterne, di cui alcune a cielo aperto, utilizzate per la conservazione dell’acqua piovana e l’approvvigionamento idrico. Sono presenti inoltre dei locali che risultano essere chiaramente abitativi e che vantano pavimenti in mosaico bianco e nero in buono stato di conservazione. Nella stessa zona, presso l’incrocio tra Via C.Colombo e Via di Malafede, sono visibili i resti di un’altra lussuosa villa rustica, con sale termali che erano riscaldate e decorate con un mosaico a tema marino del II sec. d.C., oltre ad un frantoio e a grandi orci per conservare le derrate.

Nelle immediate vicinanze della villa di Fralana, lungo la Via di Acilia, è stato di recente scoperta un’area funeraria di tombe semplici, scavate nel terreno e coperte con tegoloni “a cappuccina”, dove venivano sepolti i lavoranti.