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Osa

Osa è una frazione del comune di Roma, situata in zona Z.X Lunghezza, nel territorio del Municipio VIII.

Si tratta di una zona pianeggiante ai margini del Vulcano Laziale, solcata da fossi (Fosso dell’Osa, Fosso di Volpignola) e tendenzialmente paludosa, un tempo dedicata a latifondo e pascolo, ora in corso di disordinata urbanizzazione.

Storia

Qui, in località Osteria dell’Osa, lungo la via Prenestina, è stata scavata alla fine degli anni settanta e pubblicata nel 1992, una vasta necropoli italica. Si tratta di un sito usato per più di tre secoli dal IX al VI secolo a.C. e costituito da circa 800 sepolture sia a inumazione che (in minor numero) a incinerazione. I suoi corredi e l’organizzazione delle tombe hanno fornito importanti notizie sull’organizzazione delle popolazioni preromane del Lazio. Reperti del sito, legato alla formazione della città di Gabii, sono esposti nella nuova sezione Protostoria del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano. Tra questi un’iscrizione in lingua greca (“EUOIN”, interpretata come il grido delle baccanti), più antica del primo testo alfabetico finora noto in Grecia, e una in lingua latina (“SALUETOD TITA”) datate all’VIII secolo a.C.

Necropoli di Osteria dell’Osa

La necropoli dell’età del ferro di Osteria dell’Osa è legata con la fiorente Gabii, antica città colonia di Alba Longa; essa è posta al 17º chilometro della Via Prenestina nel Comune di Monte Compatri. Le datazioni dei ritrovamenti si situano nel periodo compreso tra il IX secolo a.C. ed il VI secolo a.C.; la necropoli ed è composta da circa 700 tombe e sepolture. Nei ritrovamenti vi sono iscrizioni in lingua greca del 650 a.C., le più antiche in Italia in questa lingua (dopo la coppa di Nestore), ed iscrizioni in lingua latina del 750 a.C., che sono le più antiche del mondo in questa lingua. Presso la sezione della protostoria dei popoli latini del Museo Nazionale Romano sono raccolti i materiali scavati negli ultimi decenni

Castelverde

Castelverde è una frazione del comune di Roma, situata in zona Z.X Lunghezza, nel territorio del Municipio VIII.

Sorge fra la via Prenestina a sud e la via di Lunghezza (via Collatina) a nord, lungo la dorsale via Massa di San Giuliano, tra le frazioni di Villaggio Prenestino a ovest, Lunghezzina a nord, Fosso San Giuliano a est e Osa a sud.

Storia

Nel 1950 si stabilì qui un gruppo di migranti marchigiani, che diedero il nome di “Castellaccio” alla zona per la presenza della torre di un vecchio castello. Bonificata l’area per la coltura, iniziarono a costruire le prime case e una chiesa.
Il 30 settembre 1966, su richiesta del parroco don Alfredo Maria Sipione al sindaco di Roma Americo Petrucci, il quartiere cambiò nome in “Castelverde”, ufficializzandolo in occasione della visita pastorale di papa Paolo VI.

A partire dagli anni duemila il quartiere ha conosciuto una forte impronta edilizia che ha portato alla realizzazione di una zona completamente nuova denominata in gergo “Lunghezzina 2”. Si tratta di una zona che si dirama da via Ortona dei Marsi, nella quale il comune ha dato la possibilità di costruire sul proprio terreno.

Corcolle

Giardini di Corcolle è una frazione del comune di Roma, situata in zona Z.XI San Vittorino, nel territorio del Municipio VIII.

Sorge sul lato nord del ventiduesimo km della via Polense e il lato est della via di Lunghezzina, a est della frazione di Fosso San Giuliano.

Castello di Corcolle

Situato su una sporgenza alla confluenza di due valli, il castello di Corcolle è raggiungibile lungo la strada che dalla Polense gira verso destra  in direzione Gallicano-Zagarolo fatte poche centinaia di metri presso un pino a sinistra c’è una stradina sterrata, che porta al castello dopo un paio di chilometri di tornanti.

La posizione della struttura sembra sia posta sui resti dell’antica città di Querquetula, prima casale ricordato nel 967 tra le proprietà del monastero di Subiaco, passò successivamente nel 1014 sotto i beni del monastero di S. Paolo.

Il castello aveva una pianta trapezoidale, oggi rimane ben poco dell’antica struttura; nella parte antistante all’edificio tra un tratto di merlatura e la parte più alta dell’arco di un portale   c’è lo stemma marmoreo dei Colonna. Verso sud visibili sono i resti di una cappe.

Tenuta di Corcolle

Il nome  sarebbe giunto all’attuale Corcolle  attraverso la forma medioevale Corcurulum. Successivamente il luogo fu dedicato ad un santo cristiano, S. Angelo, nome rimasto al colle.

L’abitato di Corcolle, fiorito nell’età del ferro e durante i primi secoli della repubblica era stanziato sul colle S. Angeletto, la cui ampia spianata, compresa fra il casale di Corcolle inferiore ed il colle Campoli e delimitata da 2 fossi, ben si prestava all’impianto di capanne.

Alcuni identificano il sito con Querquetola, città ricordata dagli antichi scrittori negli elenchi dei villaggi scomparsi, nel luogo furono individuate le fondazioni di un tempio e nel 1975 furono recuperati alcuni frammenti di un’ara di peperino con resti di iscrizioni latine arcaiche.

Le fondazioni del tempio andarono distrutte dai lavori agricoli, ora vi sono solo resti sparsi sul terreno.

Municipio VIII

L’ottavo Municipio è uno dei cinque più popolati a Roma. Su una superficie di 11.335,46 ettari risiedono infatti 199.993 persone: la presenza di grandi spazi aperti e in parte coltivati garantisce però una densità abbastanza bassa, pari a 17,6 abitanti per ettaro. Sul territorio, in passato fortemente segnato dall’abusivismo edilizio, si alternano numerose ex-borgate -tra cui Torre Angela, Torre Gaia, Finocchio, Borghesiana- attualmente oggetto di Piani particolareggiati di recupero (Programma di Recupero Urbano Tor Bella Monaca) e di Programmi integrati (Programma Integrato Lunghezzina-Via Donegani)- e quartieri di edilizia residenziale pubblica di recente edificazione, come Tor Vergata e Tor Bella Monaca. Tor Bella Monaca è interessata da un Programma di recupero urbano ed è stata oggetto negli anni scorsi del Programma comunitario Urban, mentre per Borghesiana è stato redatto un Programma di riqualificazione

Tor Vergata è una centralità di livello metropolitano: al suo interno si collocano infattila Seconda Università e numerosi istituti di ricerca, tra cui il CNR, uffici direzionali pubblici e privati, mentre a poca distanza, ma già nel territorio del Comune di Frascati c’è la sede della Banca d’Italia. Attualmente Tor Vergata è raggiungibile su ferro con la Ferrovia metropolitana Roma-Frosinone (FM6), in futuro sarà collegata alla città anche da una diramazione della metro C, il cui prolungamento -costituito da un tratto della Ferrovia Roma Pantano- serve già l’ottavo Municipio. Altre centralità di livello metropolitano sono Torre Spaccata, a ridosso del Parco di Centocelle, per la cui progettazione è stato bandito un concorso di idee e Ponte di Nona, dove verrà rilocalizzato il mercato di Porta Portese.

L’intero territorio è poi costellato di emergenze storico archeologiche, dalle numerose torri al castello medioevale di Torrenova, dalla villa romana di Tor Vergata ai resti di insediamenti latini preromani a Gabi. Dal punto di vista della viabilità si è studiato, con l’obiettivo di scaricare dal traffico la via Casilina e la via Prenestina, un potenziamento mediante la nuova via Gabina, che verrà agganciata al Raccordo Anulare da un nuovo svincolo.