Pantano Borghese

La denominazione del luogo deve farsi risalire alla combinazione di 2 diverse sorgenti.

La prima, Pantano, trae origine dalla conformazione dei territori, la seconda, Borghese, dalla famiglia omonima che ne fu proprietaria nel XVII secolo.

La denominazione Borghese infatti, compare nel 1660 nel Catasto Alessandrino.

Anticamente la zona era conosciuta come Fundus Grifis.

Il casale

Fu acquistata nel 1613 dal Cardinale Scipione Borghese e da quell’epoca è rimasta in proprietà alla famiglia Borghese in via ereditaria. La Tenuta si trova in una zona compresa tra la Via Casilina e la Via Prenestina, distante 20 km dal centro di Roma.E’ caratterizzata dalla presenza di resti archeologici della città preromana di Gabi di cui si possono ancora ammirare il Tempio di Giunone oggi facente parte di un ampio parco archeologico.

La Tenuta

La Tenuta è attraversata dall’acquedotto Alessandrino, costruito nella prima metà del III secolo D.C. da Alessandro Severo. Attualmente nella Tenuta si allevano bovini per la produzione del latte fresco di Alta Qualità. Oltre all’attività di allevamento si coltivano foraggiere per gli animali (mais, erbai e prati) e colture estensive cerealicole (grano duro).

Nel centro aziendale, si è ricavato un grande salone per ricevimenti attrezzato di cucina e servizi, si sono ristrutturate parte delle abitazioni rurali per trasformarle in appartamenti per agriturismo completamente arredati.

Nel complesso c’è anche una Cappella privata ove si celebra regolarmente la Santa Messa nei giorni festivi ed in cui si possono celebrare funzioni religiose.