Montagnola

Montagnola è il nome di un zona del XI Municipio di Roma. Si estende sul quartiere Ardeatino.

Un tempo chiamata Borgata Laurentina prende il suo nome dall’altura che si forma nei pressi dell’intersezione tra la via Laurentina e la via Cristoforo Colombo, abitata agli inizi del XX secolo da immigrati marchigiani e da sfollati del terremoto della Marsica del 1915.

Con questo nome si individua, già dagli inizi del ‘900, la borgata compresa tra la via Ostiense a nord, l’abbazia delle Tre fontane a sud, la via Laurentina ad ovest e via di Grotta Perfetta ad est.
Era composta per lo più da stradine affluenti alla più grande via Laurentina e chiamate con un numero progressivo (strada IV, strada V, ecc.) a partire dalla via Ostiense.

Ai giorni nostri il nome è ormai legato principalmente al piazzale dei Caduti della Montagnola, chiamata cosi in ricordo dei 53 caduti italiani del settembre 1943 durante gli scontri tra l’esercito tedesco, i militari italiani ed i civili della resistenza locale.
Il loro sacrificio è ricordato dalle croci sulla facciata della chiesa del Gesù Buon Pastore e dal monumento posizionato in principio al centro della piazza ma spostato lateralmente nei recenti lavori del 2005 nei quali la piazza ha subito un ammodernamento totale dell’arredo urbano e la costruzione di un parcheggio sotterraneo.

La Montagnola e le zone limitrofi sono un territorio di recente urbanizzazione che però mantiene testimonianze di varie epoche compresa l’antica Roma dal quale proviene il nome di via Grotta Perfetta, derivante dal latino “Horti Praefecti” e poi “Orta Prefecte” riferito a dei giardini di un prefetto della seconda metà del II secolo d.C. Queste aree situate fuori le mura venivano considerate zone agricole ma ospitavano anche alcune ville rustiche romane, diversi santuari pagani, cave, tombe private ed i Granai di Nerva imperatore nel I sec. d.C.

La zona che in gran parte conserva le testimonianze di allora è la tenuta Tor Marancia ormai parte integrante del Parco Regionale dell’Appia Antica. La tenuta probabilmente prende il nome da “Amaranthus”, liberto della famiglia dei Numisi. Sul territorio della tenuta sono presenti: una tomba ipogea, le antiche cave di tufo, una catacomba nei pressi dell’Annunziatella, le catacombe di Domitilla a nord ed i resti della villa dei Numisi nel cuore della tenuta.

Nel medioevo la zona agricola ormai abbandonata fu risollevata dalla Chiesa mantenendo intatta la sua vocazione agricola ma non solo, costruendo anche chiese di campagna e svariate torri di avvistamento, ne resta una inglobata nel casale Grotta Perfetta.

Nei secoli successivi l’area vede l’espansione di un sistema di latifondi ed un aumento di pascoli in luogo alle coltivazioni fino alla bonifica che dal ‘800 riporta man mano all’attività agricola tipica dell’Agro Romano con i suoi insediamenti incentrati nei casali rustici.

Tra il 1877 ed il 1891 viene costruito un sistema difensivo chiamato “campo trincerato” formato da 15 forti e 4 batterie posti intorno alla città a circa 4/5km dalle Mura Aureliane.

Di questi forti ne troviamo due nelle vicinanze, il forte Ostiense ed il forte Ardeatino.

Dal ‘900 con l’espansione di Roma tutto intorno crescono le aree Tor Marancia, Eur, San Paolo, Garbatella e lungo le arterie principali (Colombo, Laurentina, Grotta Perfetta) nascono piccole borgate spontanee che pian piano si fondono fino ad arrivare alla congestione totale dei giorni nostri.