Fonte Ostiense-Ferratella

Fonte Ostiense è il nome della ventiquattresima zona del comune di Roma nell’Agro Romano, indicata con Z.XXIV.
Si trova nell’area sud della città, a ridosso ed internamente al Grande Raccordo Anulare.
Fonte Ostiense non ha un tessuto urbano omogeneo, ospitando diverse compagini territoriali, quali zone residenziali e commerciali, campi agricoli, incolti, aree protette di interesse naturalistico e archeologico.

Ferratella
La Ferratella è l’area settentrionale della zona, comprende tutta la zona edificata tra Via C. Colombo e V.le Oceano Atlantico, costruita sul territorio di una tenuta di proprietà dei principi Borghese.
Le palazzine signorili progettate negli anni 70 presentano caratteristiche simili a quelle dell’Eur  Il quartiere è diventato nel corso di questi ultimi anni un importante centro commerciale e finanziario dove molte società hanno aperto uffici di rappresentanza.
Corrisponde al Piano di Zona 37.

Il nome è legato a due casali tra loro collegati, “Casa Ferratella” e “Casa Ferrata”, visibili sulla Mappa del 1500 di Eufrosino della Volpaia.
Il nome “Casaferratella” si trova per la prima volta in un documento di vendita del capitolo di S.Nicola in Carcere. Nel 1853 appartiene al Conte Cardelli e viene utilizzata come pascipascolo. È presente una sorgente di acqua minerale. Nel primo quinquennio fascista la tenuta, di 139 ettari, apparteneva al Signor Giuliani Paolo.
Casa Ferrata inizialmente era costituita solo da una torre militare medievale, chiamata “Castellaccio di Casa Ferrata”, posta a controllo del territorio confinante con l’antica via Ostiense. Se ne ha una prima notizia nel 905, quando Papa Sergio III la confermò al Monastero di San Sisto. Poi nel Seicento fu affittata ai Colonna. Alla costruzione, protetta da un fossato, nel XII secolo fu aggiunto un rinforzo con muratura a scarpa e venne edificato un caseggiato. Nel XIV secolo venne aggiunto un altro fabbricato e tutto il versante del pianoro occidentale antistante venne recintato. Venne definitivamente abbandonato alla fine del XVI secolo e oggi non ne rimane nulla.

La tenuta è compresa fra il fosso di Ponte Buttero e la marana di Vallerano.
La tenuta è stata proprietà dei principi Borghese fino alla metà dell’ottocento, parte della tenuta è identificata come tenuta dell’Acquacetosa dalla sorgente che vi si trovava. Tale sorgente era già nota agli antichi romani e veniva utilizzata per scopi terapeutici. L’acqua di questa sorgente era venduta, dentro piccoli fiaschi, trasportati su un carretto, dai tipici “Acquacetosari”. Solo nel 1937 veniva autorizzata l’installazione di un impianto per la raccolta dell’Acqua Acetosa di S. Paolo.