Fidene

Fidene (in latino Fidenae) è una frazione di Roma Capitale, situata in zona Z.II Castel Giubileo, nel territorio del Municipio Roma IV.
Il toponimo indica anche la zona urbanistica 4d del IV Municipio. 

Storia

Fidene (o Fidenae) era un’antica città del Lazio, situata a circa8 chilometri a nord di Roma sulla Via Salaria, nel punto in cui questa correva lungo il Tevere. Sorse, in base alle testimonianze archeologiche, nel sec. XI a.C. La città, sul colle di Villa Spada, era posta in una posizione strategica, in quanto poteva controllare le vie commerciali con i Sabini, quelle tra l’Etruria e le città greche della Campania, nonché i traffici fluviali che avvenivano lungo il Tevere.Era nota inoltre per la fertilità del territorio, dovuta anche alla vicinanza con il Tevere.

La città era cinta da mura e nell’ambito del suo territorio di influenza rientrava anche la zona di Montesacro .La lotta tra Fidene e Roma durò per oltre quattro secoli, inserendosi più volte in quella combattuta dai romani contro la città etrusca di Veio.

I Romani attaccarono più volte la città con Romolo, Numa Pompilio, Tullio Ostilio e con i Tarquini al fine di imporre il predominio romano in una zona che costituiva un punto nevralgico dal punto di vista economico-strategico.La città fu occupata una prima volta dai romani nel474 a.C., che qui vi posero una loro guarnigione. Nel438 a.C. i Fidenati cacciarono la guarnigione romana e si allearono ai Falisci e agli Etruschi per contrastare i romani; la guerra fu cruenta e si risolse definitivamente nel435 a.C., con la distruzione e il saccheggio della città operata dai romani, che trassero in schiavitù tutti i suoi abitanti.

Per molto tempo rappresentò il confine settentrionale del territorio romano e spesso fu sottoposta al governo di Veio. Probabilmente finì definitivamente nell’orbita romana con la caduta della città etrusca e alcuni autori antichi ci raccontano che a quei tempi era quasi del tutto deserta. Conservò però a lungo la funzione di stazione di cambio per i cavalli.

Il luogo dove sorgeva l’acropoli di Fidene probabilmente si può identificare con la collina dove attualmente sorge Villa Spada, anche se non sono presenti tracce di edifici o opere difensive che lo provino con certezza; tombe di epoca pre-romana sono state ritrovate sulle pendici nord della collina.

Successivamente il villaggio fu ricostruito sulle pendici orientali della collina, lungola via Salaria, e la sua curia, con un’iscrizione dedicata dal Senato di Fidene a M. Aurelius, fu qui scoperta nel 1889, insieme a resti di alcuni edifici.

In particolare con la presa di Cenina (Ponte Mammolo lungola via Tiburtina), del territorio di Ficulea (tra la Nomentana e il Grande Raccordo Anulare), di Crusterium (nel settore N-E della Salaria) e con le assegnazioni di territori dell’agro di Fidene ai clienti della gens Claudia, – nonché con la battaglia sul fiume Cremera si era cercato , di isolare e accerchiare la città di Fidene da Veio e dalle importanti vie di comunicazione fluviali (Tevere) e terrestri (Via Salaria). Per contrastare i Romani la città di Fidene si era alleata con l’etrusca Veio, ma nel474 aseguito dell’armistizio quarantennale tra Roma e Veio la città di Fidene era stata occupata da una guarnigione romana. Nel 438 il pericolo per Roma fu grande perché i Fidenati dopo aver cacciato la guarnigione romana avevano stipulato una coalizione con Veieti e Falisci al fine di formare un esercito in comune per contrastare la potenza romana in ascesa. Con queste truppe, infatti, si erano spinti fin sotto le mura di Roma. I Romani, tuttavia, non erano rimasti inoperosi: nel 438 venne inviato contro Veio il console A.C. Cosso. Il generale romano dopo aver battuto l’esercito etrusco issò la testa del re di Veio (Tolumnio) su una lancia e i combattenti veienti e fidenati visto ciò si diedero alla fuga. Nell’anno successivo i nuovi consoli, Malungineuse e Crasso, depredarono l’agro di Fidene ed entrarono nel territorio di Falerii. Di li a poco, però, la città di Fidene fu conquistata, saccheggiata e data alle fiamme dai romani (436-435 a.C.). La città divenne un “municipium” di Roma e parte degli abitanti cadde in schiavitù. Per ricostruire le mura ed alcuni edifici che erano stati distrutti dopo l’incendio gallico, i Romani fecero affluire da Fidene una grossa quantità di pietre di tufo. Con la caduta di Fidene l’Urbe riuscì a porsi in una posizione favorevole nella lotta contro Veio.

La casa protostorica di Fidene 

E’ la ricostruzione in scala reale di una casa della fine del IX secolo a.C. rinvenuta quasi integra nella borgata Fidene, a Roma, nella zona Castel Giubileo.
La ricostruzione, realizzata con l’ausilio di tecniche costruttive antiche, è situata in un’area recintata di via Quarrata, a non molta distanza dal sito della struttura originale, risalente all’età del ferro.