Cinecittà

Nella notte del 26 settembre 1935 erano andati distrutti in un misterioso incendio gli studi della casa di produzione Cines di via Veio a Roma, nel quartiere di San Giovanni.

L’occasione era perfetta: fu individuata lungola via Tuscolana, in piena campagna romana, un’area di circa 500.000 metri quadrati per la realizzazione della nuova città del cinema.

La zona, una volta latifondo proprietà dell’aristocrazia romana, era nota come Località Cecafumo, in quanto adibita allo smaltimento per combustione dei rifiuti della Capitale.

I lavori ebbero inizio il 26 gennaio 1936 con la posa della prima pietra e dopo soli quindici mesi, il 28 aprile 1937, avvenne l’inaugurazione dei nuovi stabilimenti del Quadraro.

Negli ultimi due anni di guerra, gli stabilimenti di Cinecittà vennero prima occupati dai nazisti, che li utilizzarono come luogo di concentramento di civili rastrellati nei dintorni di Roma, poi, dopo la liberazione della città, come ricovero di sfollati.

Nel secondo Dopoguerra, l’espansione urbanistica caratterizzò un vero boom edilizio locale. Con l’avvento degli stabilimenti si progettava da allora un quartiere abitativo caratterizzato dalla basilica di San Giovanni Bosco, una rivisitazione stile Littorio o “Novecento” di San Pietro in Vaticano, con annessi l’enorme oratorio e l’omonima piazza, tutti realizzati nel 1957.

Avvalendosi dell’asse tramviario che collegavala Stazione Termini con Frascati (limitato poi a Piazza Cinecittà, davanti ai laboratori dell’Istituto Luce), l’avanzata edilizia degli anni Cinquanta e Sessanta si spinse oltre il popolare quartiere Quadraro, edificando una mostruosa distesa di casamenti di sette – otto piani.

Sfruttando parossisticamente lo spazio edificabile, molte zone sono sprovviste di spazi verdi, di parcheggi ed autorimesse condominiali. Viceversa sono percorse da ridotte sedi stradali a senso unico. Il quartiere risente oramai da tempo di seri problemi di viabilità e di sosta.

Nota la via parallela alla Tuscolana, via Flavio Stilicone, come la strada a più alta densità popolativa d’Europa. Il quartiere di Cinecittà conta circa 400.000 abitanti.

Nel 1978 l’Istituto Luce a Piazza Cinecittà viene ceduto al Comune di Roma e viene adibito a sede amministrativa della X Circoscrizione, oggi detta X Municipio.

L’inaugurazione della Linea “A” della Metropolitana, il 16 febbraio 1980, ha permesso il collegamento veloce con il centro della Capitale ed al contempo ha favorito lo sviluppo del tratto della Tuscolana come via commerciale, principalmente nel settore dell’abbigliamento e calzature.

I lavori per la realizzazione della linea sotterranea si svolsero non senza problemi e polemiche, per i tempi irragionevolmente lunghi (circa vent’anni) ed il disagio apportato dalla permanenza di cantieri.

L’apertura del servizio ha determinato lo sviluppo urbano nei dintorni degli studi, fino al Grande Raccordo Anulare e la Via Casilina, dapprima zona agricola incolta adibita al pascolo e la transumanza, erigendo il quartiere di Cinecittà Est, costruito con miglior criterio rispetto al centro abitativo principale.

Il quartiere, oltre ad ospitare il complesso degli stabilimenti cinematografici, è sede di molte aziende pubbliche e private e nel Marzo 1986 si ha l’inaugurazione del primo centro commerciale della capitale: “Cinecittà Due” e dell’annesso centro direzionale, costruito sul terreno del noto campo calcistico Bettini, bellissimo spazio verde di pini e larici annesso agli studi, cui gli abitanti del quartiere erano affezionati.

Cinecittà Est

Cinecittà Est è un’area urbana del X Municipio di Roma,
all’interno del Grande Raccordo Anulare. Si estende nella zona dell’Agro Romano Z.XV Torre Maura, corrispondente alla zona
urbanistica 10f (Osteria del Curato).

È delimitata a ovest dagli studi cinematografici di Cinecittà, a sud dalla via Tuscolana e dal nodo di scambio di Anagnina, a est dal Grande Raccordo Anulare, a nord dai terreni non edificati al confine con l’VIII Municipio.

Si è formata tra gli anni settanta e ottanta, con edifici privati discretamente dotati di verde pubblico. Oggi risulta composta da tre nuclei urbanistici: il primo e più consistente lungo l’asse di viale Ciamarra, il secondo dietro agli studi di Cinecittà (viale Vignali), il terzo vicino a via Tuscolana (via Giulioli).

È sede di numerosi uffici pubblici e privati come il Catasto di Roma, l’American Express, l’ANAS, l’Agenzia delle entrate
Roma 8, il Centro per l’Impiego di Roma Cinecittà. Vi sorgono le parrocchie dei Santi Gioacchino e Anna, di San Giuseppe
Moscati e di San Stanislao.

Recentemente è stato completato su viale Ciamarra il tratto che interessa il quartiere del “corridoio della mobilità ” Anagnina-Tor Vergata, con la corsia preferenziale per gli autobus e la riqualificazione del vecchio spartitraffico mediante la creazione di un parco lineare pavimentato e di una fontana all’incrocio con
viale Rizzieri.

Il quartiere è oggetto di un accordo di programma per edificare l’area libera verso la stazione Anagnina denominata “Quadrato”, mentre è in corso di pianificazione una delle centralità urbane previste dal nuovo Piano regolatore generale romano, quella di Torre Spaccata.