Castel di Decima

Castel di Decima è il nome della ventiseiesima zona del comune di Roma nell’Agro Romano, indicata con Z.XXVI.
La zona è compresa nel Parco di Decima-Malafede.
Si trova nell’area sud della città, esternamente al Grande Raccordo Anulare e confinante con il comune di Pomezia.

Storia

Il nome Decima deriva da “decimo”, cioè 10 miglia da Roma. Nella località ci fu già dai tempi dell’antica Roma un centro abitato.
La zona presenta tracce di frequentazione a partire dal Paleolitico e gli scavi hanno riportato alla luce un importante centro abitato dell’età del bronzo, probabilmente identificabile con la città di Politorium, distrutto nel VII secolo a.C..
In epoca romana il territorio era oggetto di sfruttamento agricolo, con la presenza di diverse ville. Fu abbandonato dopo il IV secolo d.C.

Nel Medioevo vi sorsero le torri di Decima e di San Ferdinando, in seguito centro di casali agricoli.

Nel Medio Evo l’enorme tenuta era già di proprietà del Monastero di S. Paolo per arrivare, alla fine del XVII sec., alla famiglia Torregiani (proprietaria anche del casale La Perna).
Nel 1760 il Cardinale Torregiani costruì un palazzo e la chiesa di S. Antonio Abate.
Tutta la tenuta passò poi ai Vaselli, a cui è appartenuta fino all’esproprio fatto dallo Stato.
Il castello è ancora visibile e sorge su di una altura alla sinistra della via Pontina all’altezza del Km. IX. Agli inizi degli anni sessanta venne costruito un primo nucleo abitativo tra la via Ostiense e la via C. Colombo dall’INCIS.